Samsara

passione e spiritualità

Samsara

Analizziamo un corollario della “Legge del karma”: i Samsara.. La teoria del samsara è quel corollario della legge del karma, in base alla quale la natura della nascita successiva è determinata dal karma del soggetto. Durante il suo peregrinare samsarico l’anima trattiene con sé il corpo sottile costituito dal prana e dalla mente o meglio dai ricordi karmici e dai sensi dell’Io. Il karma contiene le impressioni delle esperienze accumulate nella vita o vite precedenti. Queste impressioni, samskara, determinano l’orientamento della vita presente. Tutto questo viene spiegato nelle Upanishad. Secondo l’Ayurveda, la natura del samskara determina la conformazione di citta, ovvero di quella regione della psiche identificabile con la nozione di inconscio. Le impressioni che una volta pervenute attraverso gli organi dei sensi, penetrano dalla mente esteriore, manas, nella mente intermedia, buddhi, per poi passare nella mente profonda, citta, inaccessibile all’Io cosciente, creano tante tracce o solchi nella psiche, i samskara appunto, i quali sono tracce di memorie e residui latenti, all’origine delle tendenze e degli automatismi mentali, estremamente difficili da estirpare proprio perché radicati a livello inconscio. Il Nyaya parla di tre tipi di samskara: 1. vega, velocità; 2. bhavana che consente il ricordarsi e riconoscere le cose; 3. shitisthapaka, elasticità. Il sistema Yoga descrive due tipi di samskara: 1. le tendenze individuali, vasana; le azioni buone o cattive, dharma-adharma. 2. La sede dei samskara si chiama karmashaya che si concretizza in karmacipaka o frutto dell’azione. Questo, a sua volta determina la natura della nascita successiva, jati; specialmente la famiglia in cui si è destinati a rinascere la longevità, ayu, e i piaceri della vita. Lo studio dello Yoga consiste nella distruzione del Karmashaya.