Meditare con lo yoga
Parliamo del Raja Yoga (Yoga Reale, oppure lo Yoga dei Re, ma definito anche lo Yoga della Mente) è un percorso di esercizi fisici e mentali che ha come scopo l’acquisizione di un sempre maggiore controllo da parte dell’individuo sui propri processi mentali. A livello teorico l’essenza del Raja Yoga è la semplicità stessa, poiché il percorso che l’individuo si trova ad affrontare viene diviso in pochi (solitamente otto) semplici livelli di pratica, strettamene collegati l’uno all’altro: passando dall’uno all’altro di questi stadi della pratica, l’individuo dovrebbe raggiungere un sempre maggiore livello di calma e consapevolezza mentale.
Asana è lo stadio in cui ci si occupa del corpo, cercando di evitare che le sensazioni fisiche siano di intralcio alla pratica mentale.
Pranayama è la pratica del respiro. A parte i benefici che questo tipo di respirazione porta al fisico, il suo scopo principale è quello di iniziare a regolare e rendere più armoniosi i processi mentali.
Mantra-Yoga in un certo senso, è l’equivalente verbale del Pranayama: i mantra, infatti, oltre a possedere determinate virtù intrinseche, vengono aggiunti e abbinati ai cicli respiratori.
Yama e Niyama sono le “qualità morali” e le “buone opere”: in pratica, il significato di questo stadio consiste nell’evitare il più possibile i pensieri e le azioni che turbano la mente e lo spirito, ostacolando quindi la pratica.
Pratyahara vale a dire l’introspezione.
Dharana è la concentrazione del pensiero su di un unico oggetto o idea.
Dhyana è una sorta di concentrazione prolungata, il cui effetto è quello di iniziare ad eliminare l’attività della mente.
Samadhi il risultato finale, la meta suprema, l’unione definitiva del soggetto e dell’oggetto nei processi mentali, l’unione definitiva con la divinità.
Buona giornata a tutti!