L’origine della malattia
Ogni manifestazione dolorosa ha una o più cause anche se di origini diverse.
La causa può essere di breve durata dalla collera, abuso di cibo, sonno mancante ecc., dolore, paura, vergogna, tradimento, decesso se si esterna la sofferenza va bene se si tengono dentro di sé possono generare disturbi come cancro, diabete o psicologici, depressione, psicosi.
Le cause a intervalli tipo allergie, raffreddori ecc. unitamente ad emozioni accumulate negli anni la classica “goccia” che fa traboccare il vaso, ad esempio, sottomissione verso un’altra persona, quella che vuole esprimere agli altri affermando “non vedete che soffro?” perché non voleva o sapeva chiedere aiuto perché si riteneva più forte e non ha permesso di farsi aiutare. Bisogna imparare a farci aiutare dagli altri.
Malattie come scusa per smettere un’attività o dire no.
Malattie come soluzione.
Malattie come mezzo per carpire l’attenzione delle persone che si amano.
Malattia come mezzo per colpevolizzare la persona che si ritiene responsabile della nostra sofferenza.
Malattia come un modo per nutrire rancore.
Malattia come risultato di un conflitto interiore tra il pensiero e l’azione compiuta è il caso del morbo di Parkinson che è una degenerazione delle cellule nervose dei nuclei grigi centrali dell’encefalo con ripercussioni sul tono muscolare e sul movimento porta tremore alle mani e alla testa con riduzione nei movimenti.
La malattie che esprimono rinuncia sono le malattie degenerative in una parte del corpo come morbo di Addison e Alzheimer, degerazione maculare senile, cancro al fegato.
La malattia può avere origine in una vita precedente. La vita è una continuità che non smuove mai. Si evolve e si trasforma per ripresentarsi sotto una forma diversa. Tutti noi abbiamo avuto molte vite prima di questa incarnazione. Ciò che si chiama nascita è solo l’altra faccia della morte.
Chi nasce con la cataratta può essere morto in solitudine con problemi cardiaci.
Chi nasce con dolore sotto la scapola sinistra fu assassinato con una coltellata alla schiena.
Il disagio di vivere è un male dell’anima, una sofferenza che induce a respingere la vita e volerla fuggire o distruggere è in rapporto con le carenze affettive, traumi dell’infanzia anche fetali quindi un accumulo di situazioni di sofferenza che fanno pensare che la vita è solo una sofferenza.
Maslow li esprime nella piramide cui descrive i cinque bisogni.
Se il bambino si sente messo da parte ripiega con il pollice, ciuccio, coperta da grande, sigaretta, cioccolato, alcool, sesso. Anche quando piange e non si sente considerato allora si sviluppa la gastroenterite, polmonite, meningite ecc.
L’astrologia karmica può dare qualche risposta in merito!
E tanto altro ci sarebbe da dire!