Liberazione dell’anima
Mi sono avvicinata agli studi orientali moltissimi anni or sono, per cercare delle risposte ad alcuni miei interrogativi. Studiando la cultura dei Veda ho capito molte cose, ma soprattutto, sono stata in grado di dare risposte esaurienti al vissuto, ai sogni e quant’altro mi accade nella vita.
Quello che più mi ha appassionato, è stata proprio questa opera epica, lo Srimad Bhagavatam, composta di ventiquattro volumi e strutturata in 18.000 strofe, cui è stata materia filosofica di esame, nel corso di laurea da me conseguita con il titolo di Doctor: (Ph.D.), Dr. of Vaishnava Theology (Titolo accademico di diritto Statunitense), presso la The Yorker International University & Centro Studi Bhaktivedanta, at New York, State of New York, United States of America. Sono esempi validissimi che, credetemi, se si riescono a fare propri possono aiutarci a evitare i tanti perché, i tanti chissà e tutte le altre domande che quotidianamente ognuno di noi si pone.
A questo punto ho deciso di estrapolare quelle storie che, a mio parere, sono più significative con l’intenzione, con questa piccolissima parte, di condividere con Voi questi insegnamenti di vita che, spero, vi possano aiutare a darvi molte risposte. Queste storie scelte sono state estrapolate dai volumi dello Srimad Bhagavatam e relative ai canti: Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Ottavo, Nono, Decimo, Undicesimo.
È estremamente chiaro che la vita è costellata da gioie, dolori, anche se sono più i dolori. Ben si sa che qualsiasi crescita interiore, avviene attraverso il dolore, ben difficilmente la gioia permette l’evoluzione. È importantissimo che, ognuno di voi, impari a trasformare le esperienze negative in positivo. Queste storie spiegano, proprio come dopo avere compiuto delle azioni interessate, anche non del tutto corrette, si possa accedere ad una crescita spirituale, quindi abbandonare quei condizionamenti che ci hanno tenuti legati alla quotidianità.
Quello che distingue queste storie, sono quegli insegnamenti e quelle risposte che la nostra cultura occidentale, con tutto il buon rispetto per l’Occidente, non è in grado di fornirci.
Ho deciso di scrivere i nomi, cui richiedevano accenti vari, sanscrito, in modo italianizzato, proprio perché desidero che questo testo sia rivolto a tutti, quindi accessibile facilmente alla lettura. Chiedo scusa per gli addetti ai lavori, ma sono estremamente convinta che parlando a tutti, sia più facile e, quindi, possa venire presa in considerazione la lettura, anche dai neofiti.
Amo questa opera e spero di essere riuscita nel mio intento: quello di trasmettere anche a Voi, almeno in parte, quella pace che ha creato in me.
Vi auguro, di vero cuore, che possiate trovare questi insegnamenti utili e che vi possano aiutare per il futuro e, soprattutto, vi facciano rivalutare la mentalità e l’approccio alla vita, che ci è stato, da sempre, insegnato.
Giuliana Ghiandelli