La Naturopatia rappresenta il metodo più innovativo e naturale che meglio si adegua alle esigenze umane del momento, nella medicina naturale e tra tutte le medicine cosiddette dolci si propone di insegnarci un modo di gestire il nostro benessere nella vita quotidiana, inoltre, il rapporto con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda.
Il Naturopata ricerca la causa che ha scatenato il malessere per poi riequilibrarlo sia con lo stile di vita e l’equilibrio tra il mondo interiore e l’esteriorità.
Il termine naturopatia fu usato per la prima volta da Benedicte Lust, un idroterapeuta inglese, etimologicamente deriva dall’inglese “Nature’s Path”, letteralmente “sentiero della natura”.
Il Naturopata è un professionista che esercita la sua attività in maniera autonoma nel campo del benessere, non svolge un atto medico, non è necessariamente un medico, non diagnostica una patologia, non prescrive una terapia. È principalmente un igienista, che riporta ad uno stato di riequilibrio le attività emuntoriali (eliminazione dall’organismo dei prodotti di rifiuto), sovraccariche di scarti metabolici che impediscono il regolare flusso delle attività vitali. Le cause principali delle disarmonie sono da ricercarsi nelle cattive abitudini, nello stress, sia fisico sia psichico, nei disadattamenti sociali, negli squilibri economici, che promuovono la formazione di fattori perturbanti: paura, preoccupazioni e tensioni emotive. Inoltre, fattori inquinanti dell’aria, del cibo e dell’acqua, agenti tossici causati da farmaci, alcolici, alimenti grassi e carenza d’esercizio fisico, di riposo e di rilassamento, costituiscono ulteriori elementi d’alterazione dell’equilibrio organico.
Il principale compito del Naturopata è quello di educare e responsabilizzare l’utente nella sua quotidianità.
La Naturopatia stabilisce tre principi determinanti che regolano il rapporto benessere-malattia, essi si rifanno all’energia vitale, alla causa che determina il malessere e lo stato umorale dell’organismo e sono definiti: Vitalismo, Umorismo, Causalismo
Il concetto di vitalismo lo ritroviamo nell’espressione d’energia vitale interiore, già Hanhemann nell’Organon cita la vis medicatrix come fonte di guarigione. In questo concetto si concretizza il tema della forza vitale presente in ognuno di noi e che ha come unico fine la vita.
Tutti i processi organici dipendono da questa forza che è influenzata dallo stile di vita, dalla nutrizione, dall’ambiente in cui si vive. Ogni cellula del nostro corpo tende alla propria conservazione. Il segreto sta nel creare un’atmosfera armonica in cui le nostre cellule possano vivere e riprodursi. Quando l’organismo vive in uno stato di benessere l’energia fluisce liberamente.
L’organismo umano per circa il 60-70% è costituito da liquidi organici: sangue, linfa, liquido intra-ed extra-cellulare. Ogni singola cellula è immersa in questi liquidi e da essi trae nutrimento e in essi riversa gli scarti e le tossine metaboliche.
Quando questi liquidi hanno la giusta fluidità, circolano liberamente, quindi si ha uno stato di benessere, se invece rallentano perché si è troppo sedentari, si utilizzano abiti troppo stretti, si vive in uno stato di stress psicofisico, si avranno ingorghi gangliari e conseguentemente i malesseri che poi possono trasformarsi in malattie.
Nell’umorismo emerge un concetto fondamentale per la naturopatia che è il drenaggio; di notevole importanza per il mantenimento dell’omeostasi organica e per la depurazione degli organi sovraccarichi di tossine. Attraverso la regolazione dei flussi umorali e la stimolazione emuntoriale si procede alla depurazione degli scarti metabolici del corpo. I principali organi emuntori sono la pelle, il fegato, i reni, gli intestini, i polmoni.
La causa principale delle malattie, intese come ridotta funzionalità degli organi e del metabolismo corporeo, può essere riconducibile a: sovralimentazione, intossicazione, carenze di minerali o vitamine, sedentarietà, mancanza di riposo, sonno insufficiente ed irregolare. La malattia nasce dalla mancanza di rispetto delle leggi che regolano la vita. Ogni squilibrio organico ha in realtà una causa profonda e dobbiamo chiederci cosa ha scatenato questa causa. La prima cosa da fare è interessarsi allo stile di vita della persona e quindi vedere come si nutre, che attività svolge e come vive la sua giornata.
Antonio Ieroschi – A.N.T.E.O.
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