Emozioni e autostima

passione e spiritualità

Emozioni e autostima

Quali sono le emozioni che possono turbare l’Autostima?

*Rabbia: bisogna capire cosa fa andare in collera. Capito ciò si può scegliere se evitarla o elaborare delle strategie al fine di una reazione positiva. Nella rabbia che si trasforma in collera, non vi è nulla di male a meno che non sia esagerata. I fattori principali che portano a questa reazione: 

1. Irritanti o sgradevoli reazioni si chi non sopporta assolutamente il comportamento altrui. Per curarsi da questo stato si deve reinterpretare l’atteggiamento altrui in quanto non è creato per darvi fastidio ma è, di solito, un loro modo naturale.

2. Costi: riferito a un fatto economico o perdita di tempo o perdita di qualsiasi altro tipo. Questo fa emergere la collera. Soprattutto quando si è contraddetti in pubblico e si pensa faccia perdere la faccia.

3. Trasgressioni: emerge quando si infrange una regola tra i partner, amici, nel tradire delle confidenze, sulle preferenze, sulla salute. Rompere le confidenze è una trasgressione molto grave e un modo veloce per passare dalla parte del torto.

*Ansia: è uno stato emozionale che proviamo tutti. Spesso sono le circostanze che, il più delle volte, ingigantiamo che attivano il pericolo con attacchi di panico. L’ansia si auto determina quando si presentano delle situazioni che generano timore nell’affrontarle i suoi effetti sono: sudorazione, vertigini, pulsazioni cardiache; si pensa di non essere all’altezza oppure essere ridicoli; i sentimenti si sviluppano come una reazione allo spavento; i comportamenti sono prima in un modo poi in un altro, inoltre, pensare e parlare in modo inibito; lo stimolo è di volere uscire dalla situazione. L’ansia, perciò, si può definire in questo modo: l’ansia è la risposta psicobiologica totale a una situazione in cui ci si sente vulnerabili, a un pericolo a una minaccia.

La differenza tra: ansia, paura, fobia, panico: 

* Ansia significa “strangolare o soffocare” a seconda del pericolo. Nell’ansia l’emozione principale è la paura. I sintomi sono palpitazioni, mancanza d’aria, difficoltà respiratorie, sudorazione, problemi digestivi, nausea, diarrea, sensazione di dolore e oppressione al petto e alla gola che molti accompagnano con angoscia. Può anche mangiare a causa dell’ansia non perché ha fame oppure gli si chiude lo stomaco. Altre interferenze sono: i pensieri gli impediscono di ragionare e portano dei falsi allarmi. Un altro ostacolo è generalizzare gli eventi ricordando e rivivendo un precedente evento. Si chiama Post-Traumatico Stress Disorder. 

* Paura significa “pericolo improvviso”. È una reazione dolorosa in base a un evento o un oggetto ciò provoca o la lotta o la fuga. 

* Fobia nel mito greco “fobos” ora il dio della paura, il termine fobos da cui deriva l’italiano “fobia” che significa “paura, panico, fuga”. La prima descrizione clinica fobica fu di R. Burton nel 1621 bell’”anatomia della malinconia”. Nel XIX secolo furono descritte molte fobie in particolare dalla “agorafobia” in cui la vertigine era l’elemento in cui gravitavano i timori quindi “vertigine ipocondriaca” o “vertigine della piazze”. Le diagnosi di fobie specifiche o semplici: fobia sociale o ansia sociale, agorafobia. Esiste anche la paura della malattia “ipocondria” o “la fobia dell’impulso”. Nel mio libro “Lezioni di Autostima” sono elencate molti tipi di fobie.

* Panico significa “causa di ogni paura infondata” ma si può anche interpretare come un improvviso spavento accompagnato da frenetici tentativi per salvarsi. Ciò può provocare un “attacco di panico”. È un evento caratterizzato dall’insorgenza di un improvviso senso di paura, ansia, disagio unitamente a sintomi sia emotivi sia fisici. La durata solitamente è di breve durata, ma chi lo sperimenta lo descrive come un’esperienza decisamente terribile. Si può verificare come un evento isolato oppure ripetersi a distanza, anche, di molto tempo. Si verifica a causa di: situazioni stressanti, diagnosi di malattie, lutti, traumi, cambiamenti importanti; fino a provocare la depressione. 

* Stress lo stress post traumatico è il caso tipico quale conseguenza di una esperienza particolarmente dura come stupro, aggressioni fisiche, incidenti stradali. I sintomi gli impediscono di godere appieno della vita quotidiana, essi sono: sogni, ricordi ricorrenti e angoscianti relativi all’accaduto, malessere psicologico, amnesia dissociativa, tendenza autolesionista, manifestazione di immagini appartenenti al passato. Lo stress cronico e il disturbo d’ansia sono presenti nella vita di ognuno di noi. Si può convivere con lo stress e sviluppare risposte adattive e strategia di coping (strategia di adattamento) nella misura in cui si tratta di situazioni prevedibili e controllabili. Tali condizioni consentono di definire l’euro stress (stress positivo) che offre l’opportunità di affrontare le sfide in modo efficace grazie a risorse cognitive, emotive, comportamentali. 

Nel mio libro trovate gli argomenti elaborati e volendo lo potete ordinare direttamente alla Casa Editrice www.eifis.it