Buon anno!

Giuliana Ghiandelli Consulting- Studio Olistico

Buon anno!

Il giorno di Capodanno segna l’inizio del nuovo anno.

Per tutti è un momento di bilanci, ma anche di festeggiamenti.

La notte del 31 Dicembre si organizzano feste con amici e parenti più cari. Anche quest’anno vorremo vivere il capodanno come un di passaggio dopo avere vissuto due anni molto difficili in preda a questa epidemia che, sembra, non ci voglia ancora lasciare. Ma vogliamo essere positivi e sperare in un futuro ricco di speranze.

Non in tutto il mondo si festeggia il Capodanno lo stesso giorno. Il primo giorno dell’anno corrisponde al Capodanno nel calendario gregoriano, il nostro calendario e della maggior parte dei paesi occidentali e in quello giapponese. La sua storia ha origini pagane, infatti, il 1° gennaio era considerato il primo giorno dell’anno a partire 46 a.C. con l’introduzione del calendario giuliano. Prima della fondazione del calendario promulgato da Giulio Cesare il primo giorno dell’anno coincideva con il primo giorno di marzo. Vediamo perché il Capodanno si festeggia in occasione del primo dell’anno. Si deve risalire alla festa pagana in onore del dio romano Giano, da cui deriva il nome del mese di Gennaio, che si festeggiava subito dopo i Saturnali, le feste romane per il dio Saturno, che chiude l’anno. Nei secoli successivi sebbene molti paesi europei avessero adottato il calendario giuliano che fissa il Capodanno il 1 Gennaio, in realtà la data cambia da zona a zona. Le diverse date in cui si festeggia il Capodanno nei paesi europei vennero fatte coincidere da Papa Innocenzo XII tutte nel 1 gennaio a partire dall’anno 1691. La data del primo giorno dell’anno fissata per il 1 gennaio venne ufficializzata nel calendario gregoriano e questo diede la spinta decisiva per riconoscere il Capodanno il 1 Gennaio. In Italia poi, durante il regime fascista, venne spostato al 28 ottobre anniversario della marcia su Roma poi ritornare al consueto 1 gennaio dopo la caduta della Repubblica Sociale Italiana.

Si sa che il 31 Dicembre, giorno ultimo dell’anno, è San Silvestro, ma chi è San Silvestro? È il primo Papa di una Chiesa libera dalle terribili persecuzioni dei primi secoli. Nell’anno 313, infatti, gli imperatori Costantino e Licinio hanno dato piena libertà di culto ai cristiani, essendo Papa l’africano Milziade, che è morto l’anno dopo. Gli succede il prete romano Silvestro. A lui Costantino dona come residenza il palazzo del Laterano, affiancato più tardi dalla basilica di San Giovanni, e costruisce la prima basilica di San Pietro. Il suo pontificato è di ben 21 anni, è tormentato dalle controversie disciplinari e teologiche, e l’autorità ordinaria della Chiesa di Roma su tutte le altre Chiese, diffuse ormai intorno all’intero Mediterraneo, non è ancora compiutamente precisata. Costantino, poi, interviene nelle controversie religiose (o i vescovi e i fedeli lo fanno intervenire) per dare tranquillità all’Impero, cui si dice fosse stato battezzato proprio da Silvestro. Papa Silvestro non ha modo di intervenire nei dibattiti ma gli vengono solo comunicate le decisioni prese e venne schiacciato dagli avvenimenti. Appena morto è stato pubblicamente onorato come “Confessore” uno dei primi ad avere questo titolo attribuito dal IV secolo in poi a chi, pur senza martirio, ha trascorso una vita sacrificata a Cristo. Silvestro è un Papa anche sfortunato pur essendo senza sua colpa: per alcuni secoli, infatti, è stato creduto autentico un documento, detto “donazione costantiniana”, con cui l’imperatore donava a Silvestro e ai suoi successori la città di Roma e alcune province italiane. Un anno dopo la sua morte, a papa Silvestro era già dedicata una festa al 31 dicembre; mentre in Oriente lo si ricorda il 2 gennaio.

Perché indossare il colore rosso a Capodanno? La scaramanzia vuole che per salutare l’anno vecchio e dare il benvenuto all’anno nuovo si debba indossare della biancheria intima sia l’uomo che la donna di colore rosso (in alternativa va bene anche una collana di corallo rosso…..senza però gettarla via il giorno dopo!) e dovrebbero essere regalati e indossati solo ed esclusivamente nell’ultima notte dell’anno per essere gettati via il giorno dopo. Il rosso è simbolo di vita e prosperità, nell’antichità in alcune culture era considerato il colore “scaccia demoni”. Inoltre, rappresenta il sangue, ma anche il cuore quindi i sentimenti. Indossare biancheria intima rossa a Capodanno è di buon augurio per la vita di coppia, per la fertilità e la felicità in amore. Questa credenza popolare trae origine dal simbolismo orientale, dove questo colore era in grado di scacciare il mostruoso Nian, figura mitologica cinese mangia uomini che, sempre secondo il mito, proprio nei giorni del Capodanno cinese (e poi in primavera) fa la sua comparsa. In Cina è usato anche nei matrimoni (devo dire che in qualche raro caso anche in Italia certe spose stanno utilizzando l’abito di colore rosso oppure mettono un fiore o qualcosa nell’abito bianco che sia rosso). Anche gli antichi romani, ai tempi di Ottaviano Augusto, in occasione del Capodanno romano, indossavano sempre qualcosa di rosso.

Buon anno a tutti! Che sia prospero e che, soprattutto doni salute, benessere e pace!!!

Auguri!